Schopenhauer

Arthur Schopenhauer nacque a Danzica, nella Prussia Orientale il 22 febbraio 1788 e morì a Francoforte sul Meno il 21 settembre 1860. Il pessimismo è sicuramente il tratto più distintivo della sua filosofia, che lo accompagnerà per tutta la sua vita. All'interno del suo pensiero filosofico, la musica riveste sempre un ruolo di riguardo. Infatti, l'arte è vista da Schopenhauer come la massima facoltà conoscitiva. Essa permette all'uomo di risalire alla vera essenza delle cose, che altrimenti rimarrebbe nascosta. La musica si trova all'apice del suo pensiero, come massima espressione dell'arte, essa riesce a rappresentare l'essenza stessa dei fenomeni, arrivando fino a rappresentare la natura stessa del mondo. Il compositore maggiormente ammirato da Schopenhauer è indubbiamente Gioacchino Rossini (1792-1868), descrive la musica di quest'ultimo come un linguaggio chiaro e puro, che produce il proprio effetto senza bisogno delle parole, ma anche con la sola esecuzione strumentale. Di seguito viene proposta una delle opere più famose di Rossini e amata dal filosofo, il "Barbiere di Siviglia".